In una nota di queste ore la Libera Caccia campana risponde alle accuse lanciate dalla Federcaccia regionale, secondo cui le altre associazioni consorelle, ad eccezione di Anuu, avrebbero fatto saltare il tavolo che avrebbe dovuto discutere le proposte da presentare alla legislazione regionale sulla caccia. La proposta di legge attualmente in Regione, però, è diversa da quella su cui si era trovato l'accordo con le associazioni venatorie, presentata dal consigliere De Lucia.
L'accordo sulla nuova proposta, come si è visto, si è rotto in particolare riguardo al punto relativo alla composizione della rappresentanza negli organismi di gestione. Per la Libera Caccia è stata la Federcaccia, tramite il suo presidente Felice Buglione, a tentare di calpestare il principio di pari dignità rivendicato dalle altre associazioni, anche con rinuncia alle indennità economiche di rappresentanza.
Le associazioni venatorie presenti all'incontro del 19 marzo avvenuto a S. Antonio Abate "hanno sollecitato fino alla disperazione il Prof. Buglione ad essere coerente con quanto si era già manifestato con il progetto De Lucia - sottolinea la Libera Caccia - ma inutilmente nonostante il cordiale richiamo dei rappresentanti delle altre associazioni venatorie componenti il plenum perché tutti sottoscrivessero le osservazioni univoche di fronte al progetto di legge regionale”. Anlc fa notare che è stato il presidente di Federcaccia, Buglione, ad alzarsi da quel tavolo e ribadisce che “le altre associazioni sono decise ad andare avanti” e invitano la Federcaccia ad a fare un passo indietro verso una effettiva tutela dei diritti di tutti i cacciatori e loro rappresentanze.
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