Ha ricevuto decine di mail di
insulti e minacce dagli animalisti l'Assessore provinciale alla Caccia Mario Colombo, reo di aver autorizzato il
contenimento dei piccioni terraioli. Un attacco fortunatamente solo verbale ma che ha destato qualche preoccupazione, inevitabile per i toni non proprio ragionevoli.
"Capiti a te quello che fai ai piccioni" hanno addirittura scritto alcuni facinorosi. Minacce che cadono nel vuoto. L'assessore si è detto dispiaciuto per l'accaduto ma al Corriere della Sera ha voluto precisare che non farà alcun passo indietro. Anzi, ha aggiunto: “potrei anche dare un premio ai cacciatori che renderanno gratuitamente un servizio. Faranno a costo zero quello che le imprese di derattizzazione fanno presentando poi il conto”.
I piccioni nella provincia fanno danni all'agricoltura per 30 mila euro. Il problema non è tanto il danno in sé, spiega ancora Colombo, di professione entomologo, ma il fatto che il numero dei piccioni sia in continuo aumento. Insomma non serve a nulla pagare senza risolvere i problemi.
E di metodi alternativi se ne è fatto un larghissimo uso, con scarsi risultati. “Da anni non facciamo abbattimenti – spiega Colombo - . Usiamo prodotti repellenti e altri che inibiscono lo stimolo all'alimentazione per difendere i mangimi conservati nei magazzini. Abbiamo provato anche con i cannoni, ma in pochi giorni i volatili si abituano al colpo a salve e tornano a mangiare. Avevamo pensato anche ai prodotti sterilizzanti, ma con il passare del tempo sarebbero entrati nella catena alimentare e avrebbero danneggiato i rapaci e altre specie anche protette e abbiamo rinunciato”.
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