Le associazioni campane Anuu, Arci Caccia, Enalcaccia, Eps, Italcaccia e Libera Caccia hanno sottoscritto un documento nel quale auspicano un ripensamento delle relazioni tra associazioni venatorie al fine di avviare un processo di unità da realizzare in tutto il paese e a tutti i livelli.
Il documento è in realtà anche uno stimolo di dialogo con chi si è detto contrario ad allargare la rappresentanza negli Atc di tutte le Associazioni Venatorie nazionali riconosciute, come proposto dalle firmatarie per la riforma regionale.
Una proposta che non inciderebbe, per le associazioni, sulla spesa pubblica, come invece rilevato dal presidente Fidc, Felice Buglione. “Togliere qualsiasi forma di indennità ai rappresentanti di tutte le categorie negli ATC – si legge nella nota delle associazioni - è un modo per passare dalle chiacchiere ai fatti nell’affermare il ruolo del volontariato nella gestione della caccia”. Del resto le nuove normative del Governo cancellano ogni indennità per le cariche elettive di qualsivoglia ente non previsto dalla Costituzione.
Sergio Sorrentino, Presidente Regionale Arci Caccia, che ha assunto anche il ruolo di Coordinatore del Tavolo, ha dichiarato: “la FIdC aveva precedentemente aderito ad documento unitario che andava nella direzione della pari dignità delle associazioni venatorie, poi ci ha ripensato. Siamo fiduciosi che gli interessi di potere non prevarranno e che il bene comune, la “caccia” , porterà la FIdC a ripensare la sua scelta ed a schierarsi definitivamente dalla parte dei cacciatori.