Celebrare il referendum sulla caccia potrebbe costare al Piemonte qualcosa come 22 milioni di euro. Questo almeno secondo il quotidiano La Stampa sarebbe l'importo del mutuo acceso dalla Regione per organizzare la giornata referendaria del prossimo 3 giugno.
Ma non è ancora detta l'ultima parola. A volere il superamento del referendum tramite l'approvazione di una nuova legge è ora Aldo Reschigna, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che ha annunciato la presentazione di una proposta per arrivare ad una legge che sia il più possibile condivisa tra le diverse forze. Reschigna oggi in Regione farà riferimento proprio a quei 22 milioni di euro portando in evidenza “le difficoltà del bilancio regionale” per chiedere di ritirare le proposte di legge presentate dalle altre forze politiche e “trovarne una che accontenti tutti”.
Ovvero, detto in parole povere, modificare la legge regionale tenendo in considerazione i contenuti del quesito referendario, niente di più quindi di quanto proposto negli scorsi mesi. “Il mio è un gesto di responsabilità - dichiara Reschigna -, il tempo è limitato e dobbiamo muoverci entro dieci giorni. Ma se non lo facciamo rischiamo di inimicarci tutti”. Davvero difficile che con una mossa del genere si possano accontentare posizioni così distanti, ma non è detto che possa essere approvata in extremis un'altra formula legislativa che possa risolvere (o rimandare) questo pasticcio referendario.