Riceviamo e pubblichiamo:
“Stiamo assistendo in questi giorni ai rinnovati tentativi di associazioni animal/ambientaliste di colpire la caccia, con lettere minacciose inviate a Regioni, Province, Ministeri nelle quali si arriva a chiedere la “sospensione” o addirittura “l’esclusione” dall’elenco di quelle cacciabili nella prossima stagione di ben 19 (diciannove) specie di uccelli, fra stanziali e migratori.
Sono azioni che si vanno ad aggiungere a quelle in corso ormai da un anno contro i calendari venatori; queste iniziative, sin qui respinte nella nostra Regione, sono destinate ad essere rinviate al mittente anche questa volta.” Così Moreno Periccioli, Presidente dell’Associazione, al termine della riunione del Consiglio di Presidenza di Federcaccia Toscana del 17 aprile, che ha fatto il punto sulle principali questioni sul tavolo (Piani faunistici, rinnovi dei Comitati di Gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia, Calendario venatorio, deroghe).
“I cacciatori – ha continuato il presidente di Federcaccia Toscana - rispettano la legge (che altrimenti non gli sarebbe consentito di andare a caccia) ed i propri doveri; pretendere che siano rispettati i loro diritti e che anche gli altri si attengano alle leggi è il minimo. C’è una Legge dello Stato, la 157 del 1992, che detta (art. 18 comma 1) tempi e specie cacciabili, e ad essa vogliamo che ci si attenga.
Il Calendario venatorio Toscano dell’anno passato è puntualmente rispettoso di quei termini, non c’è dunque ragione alcuna per modificarlo: questo ha chiesto in passato e questo ribadisce oggi la Federcaccia Toscana.”
Anche sulle deroghe Federcaccia Toscana conferma la propria posizione, con la richiesta alla Regione di adottare i provvedimenti necessari per le specie che arrecano danni alle produzioni agricole, lo storno in particolare, superando le limitazioni territoriali che rendono inefficace l’intervento.
Riproposto anche il prelievo in deroga del fringuello, questione sulla quale si è ancora in attesa del pronunciamento del Tar del Lazio cui Regione e Federcaccia Toscana presentarono ricorso per la mancata fornitura, da parte dell’Ispra, dei dati indispensabili per l’adozione della deliberazione.
FEDERCACCIA TOSCANA