Nel Salento la beccaccia gode di ottima salute. Questa l'impressione uscita dal seminario venatorio organizzato negli scorsi giorni a Cutrofiano dal Centro Studi Beccaccia – Sud Italia, dall'associazione Beccacciai d'Italia, in collaborazione con Atc e Provincia di Lecce.
I dati positivi sono il segno più che evidente che il concetto di caccia sostenibile prende sempre più piede anche in zone interessate da fenomeni di bracconaggio. Pur non essendo cacciatore, l'assessore Polimeno, ha voluto rimarcare la propria attenzione positiva rispetto ai cultori dell'ars venandi, ricordando in particolare la distinzione “tra cacciatori e sparatori”, fondamentale per capire quale ruolo importante è attribuito dal punto di vista ambientale proprio ai cacciatori, sentinelle sul territorio.
Dalla presentazione dell'esame di tutti i dati raccolti quest'anno nel Salento, risulta un buono stato di salute della Beccaccia. Paolo Pennacchini, presidente di Beccacciai d'Italia, ha illustrato i risultati della lettura delle ali raccolte in Puglia durante la trascorsa stagione venatoria, sottolineando come il rapporto giovani-adulti sia stato molto buono, intorno all'88%, segno di un'ottima annata riproduttiva (una percentuale del 70%, infatti, indica un buono stato di salute della specie).
E' stata poi la volta di Denes Fluck, stimato studioso dell'Università di Budapest, presidente dei Beccacciai d'Ungheria, il quale ha illustrato le linee migratrici delle beccacce anche in conseguenza delle nuove condizioni climatiche. Poi ancora l'intervento di Giuseppe Raho, responsabile del Csb– Sud Italia, che ha illustrato i dati ottenuti dal monitoraggio del ripasso prenuziale della beccaccia effettuato con il cane da ferma nei mesi di febbraio e marzo 2012, organizzato insieme alla Provincia di Lecce e all'Atc Lecce. In conclusione, l'esame di tutti i dati raccolti quest'anno nel Salento ha evidenziato un buono stato di salute della Beccaccia.
All'interno del Seminario si è tenuto anche il corso di Specializzazione sulla Beccaccia, con l'obiettivo di formare un gruppo di "monitoratori" specializzati, ai quali affidare la raccolta dei dati durante il periodo che va da ottobre a marzo. Gli argomenti trattati sono stati la migrazione ed i cambiamenti climatici, l'etologia della beccaccia, l'analisi degli habitat naturali, la lettura delle ali, il sessaggio, l'etica venatoria e i nuovi comportamenti. A dimostrazione di come la cultura della caccia stia cambiando, gli organizzatori hanno evidenziato anche la presenza attenta di alcune donne appassionate.
Il 22 e 23 giugno prossimi, a Limoges, ci sarà l'incontro annuale della Fanbpo, l'associazione europea che raccoglie tutte le associazioni che studiano attentamente e scientificamente quest'uccello, durante il quale ci si confronterà e si analizzeranno tutti i dati, affinché una corretta gestione della specie sia coordinata a livello europeo; anche il Salento e la Puglia saranno presenti e illustreranno i dati raccolti. |