Durante la seduta di ieri, martedì 8 maggio 2012, il consiglio regionale del Piemonte ha respinto l'ordine del giorno licenziato dalla III Commissione con il quale la Giunta aveva delineato i contenuti della prossima legge sulla caccia, dopo che un emendamento alla Finanziaria ha abrogato quella precedentemente in vigore.
A votare contro, oltre a Verdi, Fds, Sel, Insieme per Bresso, anche 8 consiglieri del Pdl), parimerito gli astenuti, 12, tutti divisi tra Pd e Moderati, a cui si aggiungono due non votanti del Pdl. A favore Lega Nord, Gruppo Misto e il restante Pdl.
E' seguito un intervento del Presidente Cota, che ha ribadito la ferma posizione della Giunta in materia. “Confermo – ha detto Cota - quanto affermato nei giorni scorsi nel corso del dibattito sulla finanziaria: se, abrogata la legge sulla caccia, si riuscirà a evitare il referendum, risparmiare oltre 20 milioni di euro e formulare una nuova legge in materia, sarà un vantaggio per il Piemonte. Auspico che, grazie al dialogo tra Giunta, maggioranza e minoranza si possa licenziare una legge equilibrata in tempi brevi, anche se è mia intenzione attenermi scrupolosamente al parere che la Commissione di Garanzia esprimerà entro giovedì”.
Bocciato anche l'emendamento proposto da Andrea Stara (lista Insieme per Bresso), che chiedeva il recepimento dei quesiti referendari nella nuova legge.