“Concordo sul fatto che non ci si debba lasciare tentare da avventati tentativi di modifica, tuttavia sarà necessario intervenire per un vero adeguamento europeo in termini di migliore governance della materia e delle risorse faunistico-venatorie per attuarla. Potremo forse cercare di strappare una decade o una specie in più, ma dobbiamo occuparci anche della aree non ancora ‘gestite’ o non adeguate alla stessa legge 157”.
Lo ha detto il Presidente nazionale di Federcaccia, Gianluca Dall'Olio riguardo al punto sulla legge quadro sulla caccia organizzato da Face Italia e CNCN in occasione dell'Exa di Brescia. Dall'Olio - lo riporta il periodico "Caccia e Tiro" - ha ricordato i punti deboli della legge attualmente in vigore come l'assenza dello Stato, che non può essere sostituito dall'Ispra o da altre figure tecniche. Altri aspetti peggiorativi coincidono con l'approvazione della Comunitaria, ha detto, che ha ridotto lo spazio di manovra sui calendari, mettendo in grave difficoltà le Regioni, e il nulla di fatto del ddl Orsi, che avrebbe dovuto costituire un apporto migliorativo della legge, ma che invece ha mostrato la debolezza del mondo venatorio.
“È responsabilità del mondo venatorio – ha sottolineato Dall'Olio (lo riporta la rivista Caccia & Tiro) - che dovrà trovare una maggiore unità, per essere più forti tutti insieme, altrimenti rischiamo di essere tutti perdenti. È necessaria – ha concluso il presidente Fidc – una maggiore intelligenza e diligenza tra le parti interessate, perché la guerra tra poveri non conviene a nessuno”.