Due giorni di incontri, scambi di esperienze e prove pratiche per tutti gli interessati alla caccia con l’arco. E' in sintesi quanto organizzato da Urca (Gruppo Arcieri) a Barberino del Mugello lo scorso fine settimana. Al centro della manifestazione il convegno sul contenimento Arco nel Parco con Giampiero Sammuri (presidente Federparchi), Silvano Toso (dirigente ISPRA), Antonio Drovandi (presidente URCA), Francesco Parisoli (consigliere corte di cassazione di Bologna), Mauro Mando (Presidente Federazione Italiana Arcieri d Campagna che ha patrocinato l’incontro). Tutti hanno condiviso un'idea di fondo: l’arco è uno strumento di prelievo privilegiato in quei contesti dove il disturbo all’ambiente deve essere limitato: ideale quindi per contenere il numero di cinghiali, caprioli ed altri selvatici in parchi, zone protette, aree urbanizzate, contesti industriali. Non si turba la quiete dell’ambiente naturale, non si allertano turisti e residenti, non si corrono rischi in presenza di impianti industriali. I relatori hanno convenuto che le garanzie di efficacia e sicurezza dell’arco sono tali da consigliare vivamente questo mezzo di prelievo dei selvatici. Tra gli interventi del pubblico molto interessante la richiesta di Angelo Dessi (URCA Pistoia) che ha suggerito ad ISPRA di inserire l’utilizzo dell’arco nelle linee guida relative alla caccia di selezione.
Molte le attrattive per i visitatori che potevano aggirarsi per stand di vario tipo e natura e cimentarsi nelle apposite aree. Si poteva passare dai primi tiri con l’arco grazie alla presenza del gruppo di arcieri FIARC della compagnia 09BOTA con i loro istruttori, allo stand della messa a punto dell’attrezzatura da caccia dove gli esperti Stefano Becattini e Paolo Pasquini non hanno lesinato consigli, fino alla parte dell’arcieria tradizionale dove il costruttore Veriano Marchi ha fatto innamorare degli archi in legno.
Una visita particolarmente gradita è stata quella delle rappresentanti delle Cacciatrici Trentine, che contestualmente alla presenza di UNCZA dimostra come la caccia con l’arco si sta facendo apprezzare anche sulle Alpi. Così come la presenza dei conduttori di cani da traccia Alessandro Tatini e Agostino Fani, ha enfatizzato l’attenzione che anche gli arcieri cacciatori hanno nei confronti del recupero della selvaggina, infatti la loro dimostrazione pratica è stata molto seguita. Un altro momento emozionante è stato l’incontro con Andrea Dal Pian e AntonioIannibelli, esperti video-fotografi naturalisti, che hanno incantato il pubblico con le loro splendide immagini.
Inoltre la pesca con l’arco, grazie alla gestione degli amici della compagnia FIARC 04BEAR, ha incuriosito ed appassionato molti visitatori, con anche divertenti prove pratiche con tiri a palloncini sospesi nell’acqua del laghetto.