I problemi all'ambiente, all'agricoltura e alle attività umane derivanti dall'eccessiva proliferazione dei corvidi, possono essere affrontati con lo strumento della caccia in deroga.
A ricordarlo alle amministrazioni locali, è l'Ufficio Tecnico legislativo della Libera Caccia, che presenta uno studio di fattibilità sull'ausilio delle deroghe alla direttiva uccelli secondo la possibilità sancita dalla lettera A (danni all'agricoltura, al bestiame e alla pesca) e lettera B (per ragioni sanitarie) alle specie cornacchia grigia, gazza e ghiandaia. Possibilità, tra l'altro, frequentemente applicate in tutta la Comunità Europea, analogamente a quanto avviene per altre specie, come lo storno, piccione domestico, tortora dal collare e passero.
La Libera Caccia nella sua relazione tecnica si riferisce in particolare alla provincia di Perugia, invitando gli amministratori ad attuare prelievi in deroga della specie Cornacchia Grigia e Gazza per prevenire gravi danni all’agricoltura, come per altro già effettuato per lo Storno, nel periodo compreso tra il 1° Maggio e il 31 Agosto.