Mariano Renato Supino, 22 anni di Chieti, studia giurisprudenza, ama la caccia e lo sport (sci, tennis, golf, auto e moto). Della caccia pensa che sia in assoluto una delle attività più belle che si possano praticare e che, visto il suo valore culturale unico, dovrebbe essere maggiormente tutelata.
E' una passione coltivata fin da bambino che lo ha portato oggi a dedicarsi prevalentemente agli ungulati e alla coturnice, anche se ritiene ogni esperienza di caccia significativa e importante. Della caccia apprezza ogni singolo momento, comprese le risate con gli amici cacciatori e le emozioni vissute nello stare semplicemente a contatto con la natura. Ci dice di avere fidanzata non cacciatrice che però rispetta la sua passione e soprattutto ne apprezza i frutti a tavola.
Anche lui, come tanti giovani cacciatori ha voglia di fare qualcosa di più per garantire un futuro alla sua passione. “Sarei disposto ad impegnarmi nell'interesse e nella salvaguardia della caccia - dice - sia entrando a far parte del direttivo di un'associazione venatoria che tramite organi di gestione". "Se ben organizzate e ben funzionanti - dice in riferimento alle associazioni venatorie - possono dare un contributo significativo alla gestione e alla tutela della caccia e dei cacciatori". "Penso - conclude - che la caccia possa contribuire alla salvaguardia dell'ambiente ma solo se esercitata con criterio coscienziosità e nel rispetto delle leggi".
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