“Non è più possibile procedere senza una piena assunzione di responsabilit�in materia di deroghe da parte dei diversi livelli istituzionali”. Lo ha detto il consigliere regionale del Pd ligure Nino Miceli, a commento dell'incontro organizzato insieme ai colleghi del Pd Alessio Cavarra e Valter Ferrando con i consiglieri di Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Veneto e Piemonte.
“Bisogna evitare – ha detto Miceli - che solo le Regioni siano gravate dal compito di agire in merito, con leggi o provvedimenti amministrativi a rischio di impugnazioni e sanzioni; per questo ritengo che non sia più rinviabile da parte del Governo l’emanazione di linee guida omogenee in materia di deroghe”.
L'incontro è servito per discutere su questioni ancora aperte come quella del “prelievo in piccole quantità”, su cui pesa la mancanza dei dati Ispra. “E’ necessario – continua Miceli – aprire un confronto tra Regioni e Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra) per definire in modo chiaro le condizioni che consentano il prelievo venatorio in deroga dello storno, ma soprattutto risolvere la singolare mancanza di dati scientifici per la determinazione dei metodi di calcolo delle piccole quantità”.
“Infine – spiega il consigliere – occorre un’unanime determinazione del Governo nazionale nei confronti dell’Unione Europea, affinché studi scientifici e volontà politica portino ad una richiesta univoca che superi la contraddizione che caratterizza l’Italia, unico paese mediterraneo dell’Unione nel quale è vietata la caccia allo storno”