Anche Arci Piemonte aderisce alla campagna “restituiteci il referendum e la democrazia” legata alla manifestazione nazionale prevista per domenica 3 giugno (data in cui si sarebbe dovuto svolgere il referendum se non fosse intervenuta in extremis la Giunta Cota).
Senza nulla togliere al sentimento democratico che probabilmente muove le ragioni dell'Arci regionale, non possiamo non notare che i toni utilizzati sono gli stessi degli anticaccia più agguerriti e che quella spinta popolare - per l'Arci Piemonte come per tutto il comitato promotore - viene meno quando si profila l'idea di evitare il ricorso alla consultazione popolare accontentando in tutto e per tutto il comitato promotore (ovvero autori di firme raccolte 25 anni fa). Paradossalmente la quasi totale chiusura della caccia per questi paladini della democrazia può essere tranquillamente applicata per delibera.