Il Coordinamento Regionale delle squadre di caccia al cinghiale, rappresentativo di oltre 11.000 cacciatori iscritti in 208 squadre ed appartenenti a tutte le associazioni venatorie, in una nota del 4 giugno, aveva invitato la Giunta a rivedere quanto inserito alla lettera h del calendario venatorio umbro, la quale stabilisce che chi esercita la caccia in battuta, nella stessa giornata venatoria non possa praticare nessuna altra forma di caccia, introducendo di fatto la caccia per specie.
“Questo significa che – sottolinea il coordinamento - dal 30 settembre fino al 30 novembre il cacciatore che partecipa correttamente alle battute non avrà a disposizione nessun giorno per la caccia vagante, dato che la caccia in battuta è considerata tale e potrà usufruire dei soli lunedì e mercoledì per la migratoria esclusivamente da appostamento. Per il mese di dicembre non avrà a disposizione niente in quanto si può cacciare solo tre giorni a scelta”.
L'appello del Coordinamento è in particolare rivolto alle associazioni venatorie a cui richiedono di intervenire. “Crediamo che i problemi del mondo venatorio si debbano risolvere con il dialogo, la collaborazione, ed il lavoro sul territorio tra tutte le associazioni affinché ci sia una selvaggina più numerosa e soprattutto migliore cercando sempre l’unità dei cacciatori e non la loro divisione”, dice il comunicato.