Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta nella seduta di ieri, mercoledì 6 giugno, ha approvato all'unanimità il disegno di legge che modifica le norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e la disciplina dell'attività venatoria (legge regionale 64/1994).
Il disegno di legge introduce novità significative per incrementare l'utilizzo anche ai fini turistici dei prodotti derivanti dall'attività venatoria. Si è pensato infatti a corsi di preparazione per l'abilitazione dell'esame venatorio, una migliore distribuzione dei cacciatori sul territorio (mino 9 e massimo 80 elementi nelle sezioni), ma anche ad una più efficente lavorazione di carni e trofei attraverso nuovi centri per la lavorazione delle carni e la sburocratizzazione delle procedure sulla detenzione dei trofei, facilitando così le attività di realizzazione di oggetti ornamentali con i palchi o di somministrazione di menu a base di selvaggina locale.
Per l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, "non è stato facile arrivare a una condivisione, così come è stato articolato il dibattito sia in Commissione sia nel mondo venatorio. L'obiettivo era quello di mettere mano a una legge del 1994 che necessitava di una revisione tenuto conto anche dei cambiamenti intervenuti, come l'introduzione della caccia di selezione introdotta più di dieci anni fa. Di qui la ricerca di un sempre maggiore legame cacciatore-territorio, riorganizzando le circoscrizioni e le sezioni con questo importante obiettivo. Sono stati presi in considerazione anche gli aspetti burocratici come le procedure per una corretta detenzione dei trofei. Per quel che riguarda i corsi di preparazione all'esame, abbiamo voluto creare una sempre maggiore formazione per i nuovi cacciatori, esigenza questa che era emersa anche dal mondo venatorio. Si è cercato di raggiungere il miglior compromesso possibile tra le varie idee, raggiungendo così un punto di equilibrio come auspicato da tutti".