Chiusi i battenti della seconda edizione di Mondo Caccia, Paris Mazzanti, direttore di Carrara Fiere, rileva una "forte partecipazione di appassionati" fino all’ultimo minuto di apertura. Motivo del successo, oltre alla consistente esposizione di prodotti venatori, i circa 2.000 mq dedicati a esibizioni ed eventi che hanno coinvolto sia i cacciatori sia molti appassionati e curiosi che hanno sperimentato tecniche di tiro con il fucile laser e, in un campo di gara, il tiro con l’arco da competizione, oltre a mostre e spazi dedicati alla riscoperta di una cultura che ha radici profonde come quella della caccia.
Molto interessante è stata anche l’attività convegnistica nel corso delle tre giornate della fiera, ispirata da una visione moderna e sostenibile della caccia. Molto seguito il convegno sulla beccaccia con la presentazione del progetto Scolopax Overland per il monitoraggio delle rotte migratorie. Seguito anche l'incontro con Roberto Fabris che, assieme a Carlo Romanelli, ha spiegato come sia in atto una forte riscoperta dei cosiddetti “piccoli calibri” fucili quasi desueti che, negli ultimi anni, hanno trovato tanti nuovi consensi fra gli appassionati che avevano preferito a lungo armi ben più potenti.
“C’era una volta la caccia” è il titolo del volume presentato da Cesare Ricciarelli, cacciatore-scrittore di lungo corso (ha firmato ben nove pubblicazioni) che questa volta ha dato spazio soprattutto ai sentimenti che ispira la caccia soprattutto quando viene praticata come testimonianza di amore per la natura, mentre Sergio Leonardi, ha parlato del suo lavoro sul segugio maremmano (il volume
Conoscere il segugio maremmano), "uno dei cani più - ha detto - amati dai cacciatori per il suo carattere socievole ma indipendente, per la versatilità e per la robustezza ma è anche una delle razze che, senza perdere le sue peculiarità, può essere un eccellente compagno di passeggiate anche per chi nel tempo libero non frequenta battute e capanni”.