La presenza massiccia di gabbiani a Savona ha spinto il consiglio provinciale della città ligure a discutere della possibilità di predisporre misure urgenti di contenimento. Il problema, ha denunciato il consigliere del Pd, Fabio Verdino, sta nelle “troppe restrizioni sulle specie cacciabili” che “stanno portando ad una pericolosa proliferazione di specie dannose”. Della stessa opinione Pdl e Lega, che hanno confermato in aula il proprio appoggio alla richiesta di piani di abbattimento mirati.
Dal canto suo l'assessore leghista Paolo Ripamonti ha parlato delle difficoltà nell'applicazione di tali misure, per l'atteggiamento “molto restrittivo e spesso poco obiettivo dell'Ispra rispetto ai problemi reali di un territorio”.
L'assessore ha portato due esempi: “Abbiamo in corso una richiesta proprio all’Ispra per piani di abbattimento contro corvi e cornacchie che nel savonese stanno creando grossi problemi alle coltivazioni ma anche al golf di Garlenda e all’attività dell’aeroporto di Villanova. In quest’ultimi due casi la colonia di volatili è la stessa eppure l’Ispra ci sta dando il via libera per intervenire con abbattimenti all’aeroporto ma non nel golf, dove ogni settimana ci sono grosse buche fatte da questi uccelli che cercano piccole prede e rovinano l’attività. Ha senso? E figuriamoci cosa succederà per i gabbiani: già me le sento le richieste di “chiarimenti” e “prove” che ci chiederanno per dimostrare la pericolosità di questi animali. Eppure imprese edili, vigili e l’Ata quasi tutti i giorni ci chiedono aiuto da tutti i Comuni per gabbiani aggressivi verso l’uomo intorno ai loro nidi. Nidi che, essendo tutelati, non possiamo spostare. Così siamo impotenti. Per questo dico che la Liguria, con le sue peculiarità, dovrebbe dotarsi di un suo osservatorio sulla fauna selvatica e non dipendere da uno centrale come l’Ispra".