La nuova legge regionale sulla caccia in Campania, approvata in commissione e in attesa del voto finale da parte del consiglio regionale, per Giovanni Belardo, Segretario Provinciale Federcaccia Caserta, "apre una finestra luminosa sul buio dei giorni passati che aveva tanto preoccupato, confuso e smarrito il mondo venatorio".
Ma se da una parte sono state soddisfatte le attese dei cacciatori che hanno bene accolto il secondo pagamento per la migratoria in cambio della libera circolazione in tutto il territorio regionale senza prenotazione e senza limite di giornate consentite nell'intera annata venatoria, dall'altra ci sono punti "incautamente ignorati".
"Gli interessi di pochi, la tanta ricercata "pari dignità" - evidenzia il rappresentante di Federcaccia - hanno impegnato il politico su questi argomenti e sono state disattese le richieste di modifica di altri articoli contenuti nella legge vigente. Per elencarne alcune si chiedeva chiarezza sui limiti "invalicabili" della
percentuale di territorio inibita alla caccia e la percentuale da destinare ad iniziative private, non su base regionale ma da distribuire in modo eguale nelle cinque province. Si suggerivano ancora modifiche sostanziali ed importanti che avrebbero abbattute le barriere burocraticheche sono una conquista di un'avveduta e moderna legislazione locale e nazionale".