Le Associazioni Venatorie Siciliane, convocate alla III Commissione Attività Produttive all'ARS, hanno avuto conferma dell'esistenza di un disegno di legge, di iniziativa parlamentare, per prorogare di un anno il Piano Faunistico Venatorio Regionale. I presidenti delle diverse associazioni, riferisce un comunicato di Arcicaccia Sicilia, “hanno ribadito che l'ARS deve fare una norma che permetta alla Proposta di Piano Faunistico Venatorio di essere applicato cosi com’è e che lasci fuori eventuali furbizie che ci farebbero incorrere in una eventuale bocciatura del Commissario Governativo, come è successo qualche mese fa”.
Durante la riunione si è parlato anche del Calendario Venatorio. L'Assessore Francesco Aiello, in accoglimento delle richieste sulla bozza presentata, ha ribadito che si farà carico di presentare un disegno di legge governativo che terrà conto delle diverse indicazioni. Il Presidente di Commissione, Salvino Caputo, ha ringraziato tutti i presenti per il contributo fattivo, affermando che farà di tutto affinché la terza commissione elabori un disegno di legge condiviso dai gruppi parlamentari che tenga conto delle nostre proposte.
Un eventuale blocco dell'attività venatoria – è stato aggiunto dal componente di Commissione Beninati - “provocherebbe alla Regione un danno erariale non indifferente; circa undici milioni di euro non verrebbero pagati dai cacciatori siciliani, e l'indotto che gira intorno a questa attività verrebbe penalizzato pesantemente”.
A proposito dei soldi provenienti dalle tasse dei cacciatori, una lettera di Caccia Ambiente Sicilia chiede all'assessore Aiello di fare chiarezza su come vengono distribuiti i migliaia di euro versati ogni anno dai contribuenti siciliani per l'esercizio dell'attività venatoria. Il partito che questi soldi siano devoluti “alle aziende agricole che oggi sono in fortissime difficoltà economiche”.