Ottimi i risultati per l'avvio della stagione delle battute al cinghiale, sia per i cacciatori che per gli agricoltori che vedono finalmente una protezione alle loro coltivazioni, quest'anno maggiormente minacciate dal sovrannumero di questi selvatici. Ma non è soltanto il cinghiale il nemico dell'agricoltura, a devastare le coltivazioni ci sono anche i caprioli, la cui popolazione sarebbe addirittura superiore a quella dei cinghiali. Da più fronti arrivano le sollecitazioni al consiglio regionale per aumentare il numero di battute selettive a questi ungulati e alcuni ne richiedono l'abbattimento per tutta la stagione venatoria.