"L
a paventata approvazione in Consiglio Regionale potrebbe concretizzare effetti molto negativi oltre che discriminatori per i cacciatori della nostra provincia e più in generale della nostra Regione". Così Giovanni Ballestra, Presidente della Federcaccia di Imperia sulla imminente approvazione del calendario venatorio ligure.
"Diventa impossibile - spiega in un comunicato il presidente Fidc - far capire ai cacciatori della provincia di Imperia per qualsivoglia ragione, che vengano privati di esercitare in maniera accettabile la caccia alla migratoria nel mese di gennaio, senza ulteriori restrizioni come previsto dalla possibile approvazione (solo due giorni a settimana e contingente giornaliero a dieci capi), quando nella vicina Francia la caccia al tordo si effettua sino a tutto febbraio".
"Tali restrizioni - mette in guardia Ballestra - produrranno sicuramente ulteriori contrazioni delle licenze, sia per disgusto dovuto a questo atteggiamento discriminatorio tra cittadini della Comunità Europea appartenenti a diversi stati (Francia, Spagna, Italia), sia perché molti cacciatori andrebbero ad esercitare la propria attività in territorio francese, con costi superiori e versando fiscalità alle casse di uno stato estero". I mancati introiti sulla caccia produrrebbero quindi ulteriori ammanchi per il ristoro dei danni causati dalla fauna all'agricoltura, già oggi non sufficienti.
"Un ente come la Regione - evidenzia il rappresentante Fidc - può non reagire di a tanta ingiustizia e a tutela di una categoria che da economia al nostro paese, quale quella dei cacciatori, e poco chiede" e "sottostare a pareri fantasiosi di organi tecnici composti da soggetti non privi di pregiudizi verso i cacciatori (ISPRA), che come si dimostra nel caso di specie non perde occasioni per penalizzare tale fazione appena si presenta la minima possibilità".