Approvato dal consiglio regionale del Veneto (favorevoli Pdl e LN, contrari Idv e Fsv, astenuti Pd e Udc) il progetto di legge presentato da Pdl e Lega Nord, prima firmataria Elena Donazzan, che modifica la legge regionale estendendo anche alla caccia al colombaccio le regole per gli appostamenti fissi. "Tali appostamenti - si legge in una nota ufficiale - potranno essere realizzati senza licenzia edilizia e autorizzazione paesaggistica in quanto basterà la comunicazione al Comune".
Sul provvedimento si registra il commento dell'Associazione Cacciatori Veneti Confavi: "grazie alla sensibilita' del Presidente Davide Bendinelli e di molti consiglieri regionali - si legge nella nota - il Consiglio regionale del Veneto ha rimediato oggi all'errore commesso in data 8 febbraio u.s. quando, forse per superficialità o distrazione, era stato approvato un provvedimento che si limitava a mettere al riparo delle denunce per abuso edilizio e paesaggistico solo gli appostamenti per la caccia agli ungulati, lasciando in balia delle denunce penali, che possono arrivare fino a 103.000 euro, migliaia di cittadini cacciatori titolari delle altre tipologie di appostamento sia fisso che temporaneo".
Con il provvedimento approvato, per ACV, è stata sancita la piena legittimità degli appostamenti tradizionalmente costruiti nel rispetto degli usi e consuetudini locali. "Con la decisione odierna - conclude l'associazione - il Consiglio regionale ha finalmente dato riscontro positivo alle pressanti richieste avanzate insistentemente dalla nostra Associazione sin dalla primavera dello scorso anno".