La Commissione Agricoltura del Lazio ha approvato all'unanimità la proposta di legge della Giunta che modifica la legge regionale sulla caccia (17/1995), risolvendo “le censure – ha detto la Birindelli nella sua relazione – poste sulla normativa dalla Corte di giustizia dell'Unione europea”.
Non recependo in maniera corretta la direttiva Uccelli 2009/147/CE, la norma infatti, in via teorica, avrebbe potuto concedere la caccia di tre specie sottoposte a regime di protezione (passero, storno e passera mattugia) senza giustificarne l'autorizzazione del prelievo e senza indicarne mezzi di caccia, impianti e metodi di cattura.
La proposta di legge - si apprende da un comunicato della Regione - sostituisce integralmente l'articolo 35 bis della legge regionale, che nella nuova formulazione evidenzia il carattere eccezionale e temporaneo degli atti di autorizzazione per le procedure di deroga. Inoltre il nuovo testo chiarisce che l'autorità abilitata a dichiarare la sussistenza delle condizioni di deroga, inserisce una forma di salvaguardia per le specie in condizioni di criticità per consistenza numerica e delinea il ruolo delle Province nelle procedure di deroga. (Ndr: stando al testo pubblicato sul sito ufficiale della regione Lazio anche l'articolo 34 riporta nell'elenco delle specie cacciabili anche le tre specie sopra citate, quindi a nostro avviso dovrebbe essere sottoposto alla stessa modifica).
Il provvedimento passerà al Consiglio regionale con carattere d'urgenza, come ha spiegato il presidente di Commissione Francesco Battistoni, per evitare le probabili sanzioni UE. Come relatore di maggioranza è stata indicata il consigliere Gina Cetrone (Pdl).