Rinviato per ragioni tecnico-burocratiche il disegno di legge della Regione Campania per la riforma della legge regionale sulla caccia in Consiglio regionale. Lo rende noto un comunicato della Federcaccia Campania nel quale si evidenzia la "paradossale situazione" per la Regione di non riuscire a deliberare la proroga del Piano Faunistico Venatorio Regionale, “conditio sine qua non” per la vigenza del Calendario 2012-2013.
Secondo Fidc Campania la Regione sta proseguendo su un doppio binario: da una parte si seguono percorsi temerari e risoluti con l’articolo 34 e la relativa attuazione, creando un “mostro giuridico”, dall'altra su un progetto di grande respiro per il futuro della caccia, si tende a temporeggiare.
Da oggi - si legge nella nota - la Federcaccia Campania segue 2 strade: quella istituzionale con il proprio supporto tecnico-scientifico per portare all’approvazione di una buona, organica e moderna legge di riforma e quella politica di lotta “senza se e senza ma” a difesa della caccia e dei cacciatori. "La Federcaccia scende in piazza - spiega- per far sentire la voce dei cacciatori campani. Il tempo è ormai scaduto : o si procede rapidamente all’approvazione della nuova legge regionale sulla caccia, con i necessari/opportuni emendamenti da noi già elaborati e proposti, o si resta a presidiare il territorio e le istituzioni perché si ravvedano e ritornino alla ragione".
“Il triste epitome di tale accaduto – ha dichiarato il Presidente Buglione - è che, per l’ennesima volta, i cacciatori, cittadini campani con pari diritti e doveri degli altri cittadini, restano colpiti, ex abrupto, da disposizioni normative e regolamentari vessatorie e discriminatorie. Ciò mentre faticosamente stiamo tentando di lavorare “ai fianchi” il Consiglio Regionale – ha aggiunto Buglione - per portare a casa una riforma degna di tale nome. Penso proprio che occorre urgentemente individuare percorsi istituzionali che consentano di evitare il pubblico sollevamento per queste azioni (o, meglio, non azioni) politiche, indecorose nei confronti dei cittadini cacciatori.