Ha l'abilitazione per la caccia di selezione, adora andare a caccia agli ungulati in genere ma tendenzialmente pratica la vagante. E' il profilo di Barbara Bonetti, cacciatrice 39enne della provincia di Brescia, di professione grafica, ma anche madre di due bimbe di 7 e 9 anni e moglie di Gianluca, anche lui cacciatore.
“La caccia – duce Barbara - è una cosa che solo pochi possono capire...”. Per esempio pochi sanno che i cacciatori, “sono tra le persone più impegnate nel concreto rispetto dell'ambiente”. “I cacciatori – aggiunge – sono persone pure, sane. Sanno essere leali e sinceri amici”. Certo c'è chi le regole non le rispetta a pieno, contribuendo così ad aumentare quel generale discredito che va a danno di quella grande massa di persone corrette, che rappresenta la quasi totalità dei cacciatori moderni, ma questo, aggiungiamo noi, purtroppo succede in ogni categoria.
Alla caccia Barbara è arrivata grazie al padre cacciatore: “sin da piccina – dice - mi metteva sulle sue ginocchia e mi raccontava le sue avventure di caccia. Poi, sposando Gianluca, sono arrivata in una nuova famiglia di cacciatori. A quel punto la mia vera natura si è liberata, grazie al supporto di tutta la mia famiglia, che mi ha spronata a seguire il mio istinto”.
Molte problematiche ambientali, aggiunge, sarebbero facilmente risolvibili "se solo si riuscisse a dar voce e ascolto a noi cacciatori, offrendoci così la possibilità di far fronte coi fatti a tutte le ingiuste critiche che ci vengono rivolte".
“La caccia – conclude – esiste da che mondo è mondo, fa parte della nostra natura e niente e nessuno riuscirà a levarcela. Fa parte di noi, che amiamo la natura e sappiamo rispettarla”.