No ad una sola giornata di preapertura in Toscana. A dirlo in una nota congiunta sono a Pistoia la Federazione Provinciale dell’Arcicaccia, l’Unione Provinciale Agricoltori e la Confederazione Italiana Agricoltori , preoccupate per le notizie, circolate in questi giorni.
"In questo primo assaggio della stagione di caccia nella nostra provincia - dicono le associazioni nella nota - sono moltissimi i cacciatori che si dedicano alla caccia allo storno e ai corvidi. Questi animali, il cui numero è esploso negli ultimi anni, sono responsabili di danni alle colture agricole per decine di migliaia di euro e la pressione venatoria nei loro confronti dovrebbe essere aumentata e non certo diminuita, soprattutto nei giorni in cui una coltura pregiata come la vite arriva a maturazione.
Gli agricoltori e Arcicaccia chiedono all'Assessore di tornare sui propri propositi e "trovare una moneta di scambio più adeguata da spendere con gli ambientalisti: ad esempio fermando la cementificazione dei territori o aumentando i controlli sulle imprese inquinanti". "Di sicuro - sottolineano - i cacciatori non sono più disponibili a subire scelte politiche senza alcuna base scientifica come questa o ad accollarsi i danni che vengono provocati da specie che non sono nemmeno oggetto di caccia e quindi di gestione.