Con decreto cautelare del primo agosto il
Tar del Veneto ha
sospeso il calendario venatorio regionale
fino alla data della camera di consiglio, stabilita per il 13 settembre 2012. Il tribunale ha così accolto l'istanza di misure cautelari proposta dell'Associazione Vittime della Caccia, autrice del ricorso, "
considerato che - si legge nel testo del decreto - sussiste il requisito della particolare urgenza, richiesta per intervenire inaudita altera parte, limitatamente agli artt. 1 e 9 all. B (preapertura merlo e tortora) e all’art. 12 all. B (addestramento e allenamento cani da caccia) del calendario venatorio in quanto tali disposizioni hanno effetto antecedentemente la prima camera di consiglio disponibile per la trattazione dell’incidente cautelare". I giudici hanno ritenuto che sussiste anche "il requisito del fumus boni iuris, in quanto le suddette parti del calendario venatorio si discostano dal parere dell’ISPRA senza fornire adeguate motivazioni".
Leggi il testo del decreto del Tar