“Ci sono stati incontri con i cacciatori e si è lavorato per la tutela dei diritti di chi esercita questa attività”. Così ha esordito l'assessore regionale Renata Briano durante i lavori del Consiglio sul calendario venatorio. L'assessore ha ricordato che il calendario dello scorso anno, con valenza triennale è stato impugnato dal precedente governo e che le energie spese per difenderlo ("ci siamo avvalsi di uno dei massimi esperti", dice), hanno causato persino un'interpellanza da parte dell'opposizione per le spese sostenute.
"Quest'anno - spiega l'assessore - ci siamo trovati dunque in una situazione complicata, soprattutto per la giunta. La sentenza della Corte Costituzionale, infatti, è arrivata tardi, poco prima del 15 giugno. Abbiamo dovuto sentire l'Ispra e far fronte ad altri adempimenti: la logica seguita della giunta è stata quella di costruire un calendario che non rischiasse di essere impugnato. Si è cercato, quindi, una condivisione il più possibile allargata e, infatti, in commissione il calendario è stato modificato. Insomma si è lavorato insieme". Seppur d'accordo con i contenuti di alcuni emendamenti, l'assessore ha spiegato perchè non li avrebbe approvati: "quando ci si discosta dal parere dell'Ispra, bisogna avere gli elementi, dei dati scientifici, per giustificare la decisione, in caso di ricorso".
L'assessore ha concluso: "confermo, comunque, il nostro impegno per lavorare in caso di impugnativa. E, come prevede la nuova legge, approvata ieri, se il calendario venisse impugnato, la giunta varerà in tempi stretti un nuovo calendario che, dovendo tenere conto delle indicazioni del tar, dovrà essere necessariamente più restrittivo. Ci impegniamo per il prossimo anno a varare il calendario con anticipo rispetto a quanto avvenuto per questa stagione venatoria in modo, in caso di contestazione, di poter aprire la stagione con maggiore tranquillità".