“La legge regionale sul calendario venatorio (la n. 20 del 2002) è perfettamente vigente. Risulta pertanto del tutto inappropriata la scelta della Giunta della Provincia di Arezzo di non deliberare sul calendario venatorio provinciale con la motivazione che la normativa regionale di riferimento potrebbe essere abrogata dalla Corte Costituzionale”.
Sono le parole dell'Assessore regionale all'Agricoltura, Gianni Salvadori affidate ad un comunicato della regione, nel quale si sottolinea che la Provincia aretina ha agito "non in base a situazioni reali, ma in base ad un ricorso sul cui esito non esiste nessuna certezza".
“Giova ricordare – continua Salvadori – che le altre Provincie toscane hanno già approvato o stanno per approvare gli atti di loro competenza sul calendario venatorio. Inoltre la Regione Toscana, con la legge di manutenzione approvata il 18 giugno scorso, ha provveduto ad uniformare i periodi di caccia per gli ungulati, come disposto dalla legge 157/92 e dalle indicazioni dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)”.
“Su questa base – conclude Salvadori – il Consiglio regionale lo scorso 24 luglio ha approvato una delibera che ha integrato la legge regionale 20/2002 in modo tale da consentire alle Provincie la definizione dei propri atti”.