Federcaccia Calabria ha scritto alla regione Sicilia esprimendo il proprio apprezzamento per il calendario venatorio emanato ("scelte su tempi di caccia ampiamente motivate giuridicamente e sostenute da dati scientifici finalmente interpretati in termini di obbiettività"), ma segnalando al contempo rammarico per l'esclusione della preapertura ai cacciatori non residenti in regione, malgrado questi rappresentino al massimo circa 1.000 unità.
"Senza voler entrare nel campo della discrezionalità decisionale dell’Amministrazione Regionale, - si legge nella lettera inviata all'Assessore regionale siciliano - rimane certamente inaccettabile la circostanza dell’aver voluto modificare le regole in presenza di un procedimento già avviato con l’invio nel corso dello scorso mese di giugno della comunicazione agli ammessi con l’indicazione degli obbligatori adempimenti da effettuarsi entro il termine del 25 luglio". "In tutti quei cittadini che ancora credono nel rispetto delle regole, nelle Istituzioni e nell’osservanza delle disposizioni da queste emanate - conclude la lettera - tale modo di procedere non potrà che aggravare quel generale sentimento di sfiducia già purtroppo tanto diffuso in questi tempi".