E' bastato che l'idea balzana di rimandare l'apertura della caccia venisse lanciata la prima volta la scorsa settimana per dare il via ad un vero manipolo di appelli e dichiarazioni da parte delle varie associazioni ambientaliste e da esponenti del mondo animalista, tutti d'accordo sul fatto di posticipare l'apertura perché la fauna – si è detto – è stremata da siccità e incendi.
Come si è visto la Brambilla ha sollecitato su questo punto Regioni e Governo. Sono arrivati poi a ruota i comunicati delle varie associazioni ed esponenti conosciuti per le inclinazioni contrarie alla caccia. In Lazio il leader dei Verdi, Angelo Bonelli minaccia di diffidare il presidente della Regione, Renata Polverini, se non deciderà per la sospensione. Altri appelli sono arrivati da Enpa e Lav e dai consiglieri dei Verdi o di Idv. Wwf ha tuonato in Abruzzo, in Toscana si registra l'appello della Lipu che ha chiesto alla provincia di Livorno di impedire la preapertura (per altro non ancora autorizzata dalla Regione).
L'eurodeputato Idv Andrea Zanoni e la consigliera del Pd Monica Cirinnà si sono mossi in Veneto: il primo ha chiesto e ottenuto una posizione dell'Ispra, la quale ha evidenziato come la siccità sia un “evidente fattore di stress per molti ecosistemi nonché fonte, nel breve e medio periodo, di effetti negativi sulla dinamica delle popolazioni di molte specie”, avallando così la tesi secondo cui “provvedimenti cautelativi in vista della prossima apertura della stagione venatoria” sono necessari. In primis la sospensione dell'attività di addestramento cani, ma soprattutto il posticipo, almeno fino al primo ottobre, della caccia agli acquatici.
Abbiamo già avuto modo di confrontare le posizioni dell'Ispra rispetto a parametri scientifici utilizzati in larga maggioranza in Europa sui calendari venatori. Questa francamente ci sembra l'ennesima scusa per tirare l'acqua ad un mulino che di dialogare con il mondo venatorio non ne vuole sapere. Sarebbe bene che le associazioni venatorie tutte insieme esprimessero, in un momento così critico, la loro volontà di unire le forze per spiegare realmente come stanno le cose.