Caccia in deroga allo storno in 82 comuni toscani (16 in più rispetto alla scorsa stagione). Lo ha deciso lunedì 27 agosto la giunta regionale della Toscana, approvando la delibera proposta dall'Assessore Gianni Salvadori, così come quella che stabilisce le disposizioni sulla mobilità negli Atc regionali. In particolare si specifica che i cacciatori residenti in Toscana possono acquistare un pacchetto di 5 giornate, da usufruire in un Atc diverso da quello di residenza, al costo di 26 euro. Per usufruire delle giornate acquistate è necessaria la prenotazione. Le modalità sono illustrate sul sito della Regione, nelle pagine dedicate a caccia e pesca.I cacciatori non residenti che vogliono cacciare in Toscana dovranno dimostrare di aver pagato la somma di 25 euro e di aver prenotato la giornata di caccia.
Il prelievo in deroga dello storno potrà avvenire in preapertura, se approvata (ne sapremo qualcosa di più nelle prossime ore), e nel periodo dal 16 settembre al 16 dicembre, da appostamento e in prossimità di oliveti, vigneti e frutteti con frutto pendente. In attesa del Dpr sulle linee guida in materia di deroghe, che – ricorda Salvadori – il governo si era impegnato ad emanare oltre due anni fa, e delle procedure per l'inserimento dello storno fra le specie cacciabili (tempi di risposta molto lunghi da parte dell'UE), il prelievo allo storno si rende più che necessario, anche se fra mille difficoltà burocratiche a fronte di un continuo aumento dell'ammontare dei danni.
“Gli interventi di prevenzione messi in atto dalle Province – spiega Salvadori – non sono stati sufficienti a contenere le perdite di frutta, ortaggi, uva e olive compiute da questi volatili. Anche quest’anno, infatti, abbiamo purtroppo dovuto constatare un aumento degli attacchi alle coltivazioni di maggiore pregio, come ad esempio viti, frutta, girasole, cereali. Di fronte a questa situazione la Regione ha deciso di intervenire. Lo ha fatto dopo aver raccolto sia l’allarme delle organizzazioni professionali agricole, sia i pareri favorevoli degli istituti scientifici nazionali e della stessa Commissione europea, adottando con un provvedimento che autorizza i cacciatori alla difesa delle colture in atto, perfettamente in linea con le normative vigenti e registrando il plauso della stessa Commissione Europea”. Come accennato, con ogni probabilità nelle prossime ore si dovrebbe conoscere anche la decisione della Regione sulla preapertura (uno o due giorni?).
Ecco i comuni dove si caccerà lo storno:
Provincia di Arezzo: Castel San Niccolò, Castiglion Fiorentino, Civitella Valdichiana, Pieve Santo Stefano;
Provincia di Firenze: Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno, Fucecchio, Impruneta, Incisa Valdarno, Pelago, Rignano sull’Arno, San Casciano Val di Pesa e Vinci;
Provincia di Lucca: Altopascio, Camaiore, Capannori, Lucca, Massarosa, Montecarlo, Pescaglia, Pietrasanta e Porcari;
Provincia di Massa Carrara: Carrara e Massa;
Provincia di Pisa: Bientina, Capannoli, Casciana Terme, Cascina, Lari, Palaia, Pisa, Ponsacco, San Giuliano, San Miniato, Terricciola e Vico Pisano;
Provincia di Pistoia: Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese, Quarrata, Serravalle Pistoiese e Uzzano;
Provincia di Prato: Carmignano e Prato;
provincia di Siena: Asciano, Castellina in Chianti, Castiglione D’Orcia, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chiusi, Colle di Val D’Elsa, Gaiole in Chianti, Montalcino, Montepulciano, Monteroni D’Arbia, Murlo, Piancastagnaio, Pienza, Rapolano Terme, San Casciano Dei Bagni, Sarteano, Siena, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda.