E' stata una scelta di buonsenso per Coldiretti Pistoia l'autorizzazione del prelievo in deroga allo storno per la stagione venatoria 2012-2013, su quasi tutto il territorio provinciale pistoiese.
"Il mondo agricolo della provincia di Pistoia, con i vigneti e gli uliveti del Montalbano, della collina e della Valdinievole - evidenzia l'associazione agricola - subisce sistematici danni dalla presenza eccessiva degli stormi di storni". Coldiretti sostiene che in caso di siccità la caccia a specie dannose sia ancora più urgente visto che “in periodo di siccità scarseggia il cibo nelle aree boschive e per alimentarsi gli storni inevitabilmente cercano frutti commestibili nelle campagne. A risentirne campi, vigne e uliveti che già hanno basse rese, vista la scarsità d'acqua".
L'aumento delle deroghe (82 comuni rispetto ai 66 dello scorso anno) per la Coldiretti provinciale evidenzia "il coraggio di analizzare una situazione complessa, e poi mettere in ponte soluzioni che abbiano a che fare con il buon senso e con l'obiettivo di ottenere risultati concreti nella riduzione del danno". Non sempre è così. "L'Ispra - dice Coldiretti - a fronte del continuo proliferare di selvaggina (ungulati, uccelli, ecc.) in un parere ha previsto per la provincia di Pistoia una generalizzata riduzione dei periodi e del numero di abbattimenti rispetto al passato". Parere che, dice Coldiretti, la Provincia ha applicato come fosse legge.
“Lo stesso buon senso e coraggio dimostrato dall'assessore regionale all'agricoltura, - conclude la nota degli agricoltori pistoiesi - auspichiamo che possa essere dimostrato dalla nostra amministrazione provinciale con atti concreti che riducano a livello sostenibile il numero di animali selvatici. A beneficio dei cittadini per ciò che riguarda la sicurezza sulle strade e per gli imprenditori agricoli, ulteriormente messi a dura prova dalla siccità”.