Il
Tar della regione Sicilia accogliendo la richiesta di Legambiente, Associazione Mediterranea per la Natura - Mediterranean Association For Nature e Lipu
ha autorizzato i ricorrenti a notificare l'istanza cautelare via fax o telematica. Un nulla di fatto comunque rispetto al ricorso sul calendario venatorio. Il provvedimento, preapertura compresa, rimane in vigore, visto che nel merito non c'è stata nessuna disposizione.
Il ricorso degli ambientalisti, lo ricordiamo,
chiede l'annullamento del calendario venatorio nelle parti in cui consente l'esercizio dell'attività venatoria in assenza del
piano faunistico venatorio in mancanza della valutazione ambientale strategica; consente
l'attività venatoria all'interno dei siti natura 2000 e nelle aree esterne contigue senza la VAS;
prevede la preapertura dal 1 settembre 2012 in assenza della "preventiva predisposizione di adeguati piani faunistico-venatori"; consente l'attività venatoria in contrasto con le indicazioni contenute nella stessa proposta di piano regionale faunistico venatorio 2011/2016; contiene
previsioni contraddittorie rispetto alla stagione venatoria 2011/2012 senza che siano intervenute innovazioni di tipo normativo; non è stato predisposto dai competenti Dipartimento Regionale Interventi Strutturali in Agricoltura e Servizio Tutela patrimonio faunistico e gestione attività venatoria dell'Assessorato Risorse Agricole e contiene
previsioni in contrasto con la precedente proposta di Calendario Venatorio 2012/2013 sottoposta dai predetti Uffici alla firma del precedente Assessore D'Antrassi; non è stato sottoposto a preventivo parere del Comitato Regionale Faunistico Venatorio e dell'ISPRA in violazione dell'articolo 18 comma 1 della LR 33/1997 TV.