Dalla LiberaCaccia regionale Toscana riceviamo e pubblichiamo
Dopo una approfondita lettura del calendario venatorio di Arezzo, rimaniamo sconcertati dal palese abuso di potere da parte della provincia. In tutta la Toscana sono assicurati ormai da anni stessi diritti e possibilità di caccia a tutti i cittadini cacciatori delle varie province.
Solo i cacciatori di Arezzo sono considerati dalla provincia cacciatori di serie B. Persone che non hanno diritto ad avere le stesse modalità dei colleghi di altre province. Ciò che lascia ancor di più stupefatti è il fragoroso silenzio delle maggiori associazioni venatorie aretine che quindi approvano le limitazioni incomprensibili del nuovo calendario. Ne elenchiamo alcune anche per evitare che i cacciatori incorrano in sanzioni e multe ignorando le stravaganti proibizioni sul proprio territorio.
Nel mese di dicembre, dal 9 al 31, sarà possibile prelevare solo due capi di fagiano maschio ALLA SETTIMANA, mentre la legge regionale prevede la possibilità di introdurre limitazioni solo nel mese di gennaio; apertura dei turdidi al 1 ottobre anziché la terza domenica di settembre come prevede la legge della regine Toscana; divieto di uso di piombo in tutti i laghi per la caccia agli acquatici quando la norma regionale limita il divieto solo ai laghi dentro le Zps; riduzione delle squadre per la caccia alla lepre a solo 4 persone mentre non esiste questo limite nella norma regionale; chiusura della beccaccia al 20 di gennaio anziché al 31 come prevede il calendario venatorio regionale; eliminazione di tre specie cacciabili in barba alla 157 ed alla legge regionale: moretta, combattente e marzaiola. Neanche gli animalisti più radicali ed anticaccia come la rossa Brambilla ed i suoi amici erano mai riusciti a limitare così tanto la caccia come ha fatto la provincia di Arezzo. Ci domandiamo infine perché la provincia non abbia ancora rinnovato i comitati di gestione degli atc in grave violazione della legge regionale che fissa in 60 giorni dalla adozione del Praf, avvenuta in febbraio, la nomina dei rappresentanti nei comitati. Che si una manovra per tenere tutti buoni? Libera caccia non ci sta e non antepone le poltrone alla difesa dei diritti dei suoi iscritti.
Il Vice Presidente Vicario
(Dati Sisto)