Con ordinanza depositata sabato 8 settembre, il
Tar del Piemonte, su ricorso di Lac, Pro Natura, Fondazione per l'Ecospiritualità, Sos Gaia, ha sospeso la delibera con cui lo scorso 11 giugno è stato approvato il
calendario venatorio 2012 – 2013. Il giudice ha ritenuto valide le motivazioni portate dagli ambientalisti “in considerazione della
mancanza sia del Piano Faunistico Venatorio, sia della Valutazione di incidenza sia, infine, di una specifica motivazione a superamento dei
rilievi dell'spra”.
Insieme al calendario (e fino alla trattazione di merito in udienza pubblica fissata per il 23 ottobre 2012) sono stati sospesi anche
tutti gli atti ad esso connessi come "l'approvazione dei
piani di prelievo selettivo della specie capriolo nelle aziende faunistico venatorie e nelle aziende agri-turistico-venatorie per la stagione venatoria 2012/2013 e la d.g.r. n. 39/4017 in data 11 giugno 2012, avente ad oggetto l'approvazione dell'organizzazione e gestione degli ungulati ruminanti dei comprensori alpini e delle aziende agri-turistico-venatorie".
In queste ore l'assessore regionale
Claudio Sacchetto ha parlato di un errore del Tar nel momento in cui si riferisce al parere dell'Ispra di due anni fa e non a quello di quest'anno. Ad ogni modo ha tenuto a rassicurare i cacciatori “
non cambia nulla – ha dichiarato subito dopo la sentenza - . Domani con i tecnici correggeremo gli errori segnalati dal Tar". "Si tratta -ha spiegato - di cambiare le date per alcune specie: fagiano, quaglia e starna". Non appena ci saranno novità vi faremo sapere.