In una nota
Arcicaccia Toscana lamenta un “silenzio assordante” da parte della Regione Toscana rispetto alle proposte avanzate dall'associazione per superare le tante incertezze che gravano sulla caccia toscana, in particolare sui
tagli di 2,3 milioni di euro al comparto faunistico venatorio previsti dalla Giunta e in merito al nuovo assetto istituzionale conseguente al superamento delle Province.
“Se il suddetto taglio di risorse fosse attuato – dice Arcicaccia Toscana - si rischierebbe la paralisi degli investimenti (miglioramenti ambientali, convenzioni tecnico scientifiche, immissioni di selvaggina a fini di ripopolamento, vigilanza, ecc.) da parte di Province ed ATC e l’impossibilità di rispettare gli impegni assunti nei bilanci di previsione dagli ATC, con possibili conseguenze anche dirette per gli amministratori”. “Ora più che mai – conclude Arcicaccia Toscana - è necessario che il mondo venatorio della nostra regione, a partire dalle due maggiori Associazioni, ricostruisca una piattaforma unitaria che affronti le vere priorità e restituisca dignità ed autorevolezza culturale alla caccia”. Infine l'associazione si rivolge anche a Federcaccia Toscana affinchè “si possano intraprendere percorsi e strategie nuove a difesa della gestione sociale della caccia”