Gli ambientalisti continuano a diffondere
notizie false sullo stato della fauna. Lo dice l’associazione abruzzese
Caccia Sviluppo e Territorio specificando che "i sopralluoghi effettuati, su tutto il territorio nazionale, dai nostri addetti alla vigilanza venatoria
non hanno riscontrato ritrovamenti di nessun genere di animali migratori morti, anzi la loro nidificazione e il loro svernamento con il clima africano di questa stagione estiva, per specie tortora e quaglia, hanno prolificato con numerose nidiate".
"I primi temporali della stagione - spiega l'associazione - hanno fatto si che gli animali anticipassero le loro migrazioni, ritornando nei paesi africani dove le temperature sono più elevate delle nostre". Che
il declino di alcune specie non sia affatto attribuibile alla caccia, per l'associazione, è chiarificato anche dal fatto che in altri paesi europei dove la caccia è aperta tutto l’anno specie come Codone, Fischione, Maezaiola, Beccaccia, Beccaccino, Tordo, Cesena, Pavoncella, Colombaccio, sono in esubero.
L'associazione precisa poi che la caccia è regolata da una legge statale e che tutte le spese di gestione degli Atc sono proprio a carico dei cacciatori che pagano le varie concessioni Governative e regionali per poter esercitare il loro diritto di caccia. Infine consigli agli ambientalisti di occuparsi di verificare ciò che davvero sta distruggendo l’ambiente "come le varie discariche a cielo aperto, con tonnellate di immondizia e rifiuti speciali che nessuno vede o fa finta di non vedere e che noi cacciatori vediamo e segnaliamo”.