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Senza la caccia, sarebbe inevitabile la moltiplicazione delle specie faunistiche che, in assenza di un adeguato contenimento, causano numerosi danni alle colture agricole, con
forti ripercussioni anche per le finanze regionali chiamate a risarcire i danni". E' quanto dichiarano in una nota congiunta Gian Paolo Coscia (Presidente Confagricoltura Alessandria e Piemonte), Roberto Paravidino (Presidente Coldiretti Alessandria) e Carlo Ricagni (Presidente Cia Alessandria) in merito alla
sospensione del Tar sul calendario venatorio.
Gli agricoltori si augurano "che l’Assessorato alla Caccia della Regione Piemonte provveda urgentemente a sanare la situazione, consentendo l’apertura della caccia nei tempi previsti, pena ulteriori, gravi danni per le aziende agricole, già fortemente penalizzate da una situazione economica generale di grande crisi".
Intanto dalla Regione ancora nessuna novità. In questi giorni l'Assessore Regionale Claudio Sacchetto ha annunciato dei correttivi al calendario e ha fatto sapere che in ogni caso la Giunta Regionale, per garantire il regolare svolgimento della stagione, potrebbe far ricorso al Consiglio di Stato. Sulla stampa Enzo Bresso, funzionario regionale parla di una soluzione non immediata. "Ci vogliono dei tempi tecnici per preparare i documenti e per approvarli” ha dichiarato. Con ogni probabilità, occorrerà poi chiedere un nuovo parere all'Ispra. Nelle ultime ore intanto la Giunta Regionale ha approvato i piani di prelievo per le specie volpe, starna e pernice rossa, con il numero massimo di capi cacciabili durante la stagione venatoria, sempre che la situazione calendario verrà risolta.