“Evitare il muro contro muro”, bisogna “
conciliare le tradizioni venatorie”, le “nuove sensibilità culturali animaliste” e la “
necessità di contenere la proliferazione della fauna selvatica che mette in crisi gli equilibri biologici o danneggia le colture agricole”. E' diplomatico l'intervento del presidente
Leonardo Marras sulla dibattutissima questione del contributo economico ideato dagli Atc 6 e 7 per incentivare il contenimento delle volpi, che comunque – dice Marras - “non è in discussione”.
Quello che chiede il presidente della Provincia è di
abbandonare ogni tipo di sensazionalismo, le logiche di parte e le provocazioni, proponendo percorsi positivi. Il caso dell'incentivo alla consegna della coda delle volpi ha generato forti contrapposizioni. Per il presidente della Provincia si tratta di una
pratica estranea allo spirito più genuino della tradizione venatoria, pertanto è bene che gli Atc 6 e 7 e la Libera Caccia (che ha aggiunto 5 euro ai 10 degli Atc) ritornino sui loro passi. “Lo dico con il convincimento che l'esasperazione di certe pratiche
finisca per far del male allo stesso mondo venatorio – dice Leonardo Marras - . Dal quale mi aspetto un atteggiamento diverso e più maturo e la comprensione del fatto che avere atteggiamenti arroganti o provocatori finisce solo per delegittimare e ghettizzare nell'opinione pubblica chi legittimamente pratica la caccia”.
Riguardo al contenimento delle volpi, Marras non transige:
la necessità di ridurne il numero è chiarificata da indagini scientifiche, che testimoniano come nel territorio grossetano le volpi siano – dice Marras – in
evidente sovrannumero. “In quanto predatrici – dice ancora il presidente della Provincia - minacciano l'equilibrio biologico di altre specie in difficoltà”. “Sull'altro fronte – aggiunge - si dovrebbe riconoscere che da quest'anno, la volpe è cacciabile solo nel periodo autunnale e invernale, e non più in quello primaverile ossia durante il periodo della riproduzione. A testimonianza di un'attenzione che deve essere prestata al suo ciclo biologico e ai principi conservazionistici che guidano il nostro operato".