“Le ragioni della
caccia sostenibile, praticata nel rispetto delle norme nazionali ed europee ed in stretta sintonia con le indicazioni della scienza, non sono in antitesi con la necessità prioritaria e costituzionale di adeguate politiche a sostegno della tutela ambientale e della conservazione del patrimonio faunistico”. Lo dichiara
Marco Ciarafoni, responsabile nazionale biodiversità e politiche faunistiche del PD alla vigilia dell’apertura generale della caccia.
“Il problema vero - aggiunge Ciarafoni - è che negli ultimi anni sull’onda delle
iniziative demagogiche e populiste della Lega e del centrodestra, sia sul versante abolizionista che della caccia selvaggia, è stato alimentato, un conflitto dannoso per il Paese vissuto dentro un quadro normativo non sempre applicato coerentemente a livello regionale. La parola è dunque passata ai tribunali amministrativi – continua Marco Ciarafoni – per responsabilità oggettive di amministratori più attenti alle diverse piazze che al rispetto delle leggi”.
“Occorre un cambio di passo – conclude Marco Ciarafoni –
ci muoveremo per promuovere una nuova fase di concertazione tra cacciatori, agricoltori e ambientalisti, fuori da ogni pregiudizio culturale, partendo dal tema della gestione del territorio ed avendo a riferimento il
documento su tempi e specie cacciabili predisposto in sede di Conferenza delle Regioni”.