Il Presidente della Commissione Agricoltura in Piemonte,
Gian Luca Vignale anticipa che il calendario che uscirà in queste ore dalla Giunta
"prevederà l’apertura sabato alla selezione e domenica solo ai cinghiali". "E’ certamente un boccone amaro per tutto il mondo venatorio - dice Vignale-. Non permettere di festeggiare una meravigliosa tradizione come l’apertura con il calendario approvato a Giugno porta rabbia e frustrazione". Una doppia amarezza per il consigliere, vista la battaglia combattuta per superare la cultura anticaccia "dotando il Piemonte prima di una legge poi di un calendario finalmente in linea con le altre regioni".
"A questa prima battaglia persa - afferma Vignale - abbiamo due modi di reagire: sfogare la rabbia attaccando la politica, le associazioni venatorie, l’Ispra, i giudici del TAR oppure
provando a comprendere che tutto quanto è avvenuto quest’anno: Imposizione del Referendum, successiva abrogazione, blocco del calendario con udienza fissata per l’ottobre del 2013 (!!!) è figlio del tentativo -per la prima volta- di sconfiggere la cultura anticaccia che in Piemonte vede associazioni animaliste e ambientaliste, pezzi di istituzioni, grandi giornali e TV, illustri commentatori uniti contro il mondo venatorio. Una minoranza, ma agguerrita e molto influente".
Pur con l’amarezza del momento - dice infine- spostiamo la tradizionale festa d’apertura al 30 di Settembre". "In ogni caso questa battuta d’arresto è per me è la dimostrazione che stiamo lavorando nel giusto. Da domani si continua a lavorare per sconfiggere questa radicata cultura minoritaria".