In attesa di numeri certi sulla partecipazione dei cacciatori, prendiamo atto, dai quotidiani, dell'
ottima riuscita della contromanifestazione bresciana di sabato pomeriggio. Il Corriere della Sera, certo non incline a sostenere le ragioni dei cacciatori, parla di "
centinaia" di manifestanti animalisti che hanno avuto - solo a distanza - il sostegno dell'onorevole Brambilla."Molto più nutrito - dice il Corriere - il corteo pro caccia, organizzato da tutte le associazioni venatorie di Brescia. In
circa 2mila sono partiti da Sarezzo nel primo pomeriggio per raggiungere Villa Carcina".
Il corteo dei cacciatori ha voluto ribadire
l'importanza sociale, economica ed occupazionale della caccia, un settore che nella provincia bresciana in particolare, da lavoro a migliaia di persone, oltre che dimostrare nei fatti di
essere più numerosi degli anticaccia e di avere il supporto della popolazione. Molti gli slogan e gli striscioni rivolti a governo e al ministro Fornero affinché tuteli le migliaia di posti di lavoro del comparto armiero.
Se nonostante i
continui appelli e le comparsate assidue della Brambilla su giornali e telegiornali, le associazioni animaliste sono riuscite a radunare a Brescia solo poche centinaia di persone, ci sembra più che ovvio che l'affermazione secondo cui gli italiani sarebbero schierati per l'abolizione dell'attività venatoria - per altro ripetuta dalla Brambilla anche nel suo sostegno a questa manifestazione-,
non sia supportata da nessun riscontro nella realtà.