“La disposizione contenuta nel nostro calendario venatorio oggetto della sospensiva decisa oggi dal Tar viene da sempre adottata, in quanto prevista dalla legge.
Questa volta si è ritenuto che non fosse sufficientemente motivata nel discostarsi dal parere dell’Ispra. Presenterò al più presto in Giunta ulteriori
precisazioni tecniche per superare con serenità e tranquillità i dubbi del Tribunale Amministrativo”.
E' il commento dell'Assessore regionale alla Caccia in Veneto,
Daniele Stival, sulla decisione del Tar di accogliere la sospensiva per le due giornate aggiuntive settimanali di caccia (da 3 a 5) da appostamento nei mesi di ottobre e novembre. "Nella sostanza le tesi della Regione - dice Stival - sono pressoché sempre state accolte. Ora rimane solo questo punto da chiarire e noi rimaniamo convinti che la scelta sia stata fatta nel rispetto delle normative”.
In proposito, Stival fa notare che “l’Ispra stesso afferma di rimanere nell’impossibilità di valutare oggettivamente le possibili conseguenze derivanti dalla concessione di ulteriori due giornate di caccia da appostamento in ottobre e novembre. Ciò vuol dire – prosegue l’assessore – che
è l’Ispra a dare atto che non risultano sussistenti riscontri tecnico-scientifici che attestino effetti negativi. Del resto – aggiunge Stival – le giornate integrative non sono previste all’interno delle Aziende Faunistico Venatorie, cioè nel territorio regionale dove vengono realizzati la quasi totalità dei prelievi di capi appartenenti alle specie migratrici acquatiche, in passato segnalate dall’Ispra quali meritevoli di particolare attenzione in termini di quantificazione dei carnieri”.