E' ancora una volta il gruppo regionale dell'Udc a interrogare la giunta provinciale aretina riguardo alla “
dichiarata illegittimità” da parte della Regione del
calendario venatorio di Arezzo per aver operato al di fuori dai limiti previsti dalla legge regionale. In un'interrogazione urgente il
capogruppo Udc Simon Pietro Palazzo chiede alla Provincia come intende rimediare alla situazione per non incombere in tutti i rischi e le conseguenze del caso.
"L'argomento - dice - interessa 11mila cacciatori aretini che in base a quanto disposto dalla Giunta provinciale risultano, ad oggi,
discriminati rispetto agli altri, perché costretti dalle disposizioni contenute nel calendario venatorio a subire limitazioni e restrizioni rispetto alla normativa regionale". Per la verità, la Provincia ha già dimostrato di non voler cedere, sottolineando che è la stessa legge nazionale, la 157/92, a demandare la competenza in fatto di caccia alle province.
Palazzo, che è anche Presidente della Commissione provinciale di Garanzia e controllo, alla luce delle ultime notizie sulle indennità erogate ai presidenti degli Atc, pur sottolineando il rispetto per il lavoro della magistratura, ha chiesto spiegazioni "a chi è oggetto di indagini su ciò che sta accadendo. Credo comunque che, di fronte alla richiesta di razionalizzare a tutti i livelli la spesa pubblica,
il sistema di erogazione delle indennità sia politicamente da rivedere, o meglio da abolire, rientrando a pieno titolo in quelle operazioni di disboscamento e di semplificazione che l'Udc sta proponendo con forza”.