La caccia alla fauna selvatica e migratoria cacciabile da appostamento nei mesi di ottobre e novembre in Veneto si potrà esercitare
su 5 giorni settimanali. Lo prevede una delibera adottata oggi dalla Giunta regionale su proposta del’assessore
Daniele Stival, con la quale si risponde all’ordinanza del Tar del Veneto che, su ricorso di un’associazione ambientalista, aveva sospeso il calendario venatorio regionale 2012-2013 nella parte in cui prevedeva due giornate aggiuntive di caccia (da 3 a 5) nei mesi di ottobre e novembre. “La sospensiva del Tar – ricorda Stival – era sostanzialmente basata su una carenza di motivazioni nel non tenere conto del parere contrario espresso dall’Ispra. Con questa delibera rispondiamo diffusamente sulla questione, fornendo tutte le specificazioni necessarie”.
La delibera odierna sostituisce ed integra la parte del calendario venatorio messa in discussione ed esplicita in ben dieci paragrafi le motivazioni a sostegno di quanto disposto in merito alle giornate aggiuntive di attività venatoria in ottobre e novembre. Stival, da parte sua, tiene a sottolineare due aspetti ritenuti fondamentali.
“L’Ispra stesso – fa notare l’assessore – nel dare il suo parere negativo alle due giornate aggiuntive, ammette di non essere in possesso di dati scientifici a suffragio del suo diniego, e non mi pare cosa da poco. Né è irrilevante il fatto che rimane assolutamente invariato il carniere massimo di prelievo consentito. Ciò vuol dire che le giornate aggiuntive non comportano l’abbattimento di nemmeno un capo in più che se si cacciasse per soli tre giorni. Se il carniere è dieci, dieci deve rimanere, a prescindere dal fatto che il cacciatore svolga la sua attività per tre, quattro o cinque giorni”.
(Regione Veneto)