E' scontro nella maggioranza di centro - destra in consiglio regionale della Lombardia dopo la
bocciatura del disegno di legge sulle deroghe, con voto a scrutinio segreto. Il consigliere regionale della Lega Nord,
Pierluigi Toscani, se la prende con il Pdl, da cui con ogni probabilità è scappato qualche voto che ha permesso l'approvazione delle pregiudiziali Sel e Idv. "Ancora una volta - ha sottolineato - la Provincia di Brescia viene fortemente penalizzata da un Consiglio Regionale che non si rende conto di cosa significhi per i bresciani e per molte aziende della Valtrompia l
a caccia in deroga”.
Secondo Toscani è stata
la presenza in aula del presidente Formigoni, che a tal proposito giorni fa aveva invitato il consiglio a cassare il progetto, ad influenzare i consiglieri del PdL. "A questo punto - dice critico il consigliere della Lega Nord - mi chiedo che ruolo abbiano i 3 consiglieri bresciani del PdL Parolini, Peroni e Ligasacchi”. La risposta non si è fatta attendere, con
Vanni Ligasacchi: "Toscani sbaglia ad accusare solo il nostro gruppo - sottolinea il consigliere Pdl - perché anche la Lega è corresponsabile: lo dimostrano i soli 28 voti contrari".
L'Udc, con i consiglieri Quadrini e Bettoni, autori di una delle proposte sulle deroghe, non assolve la Lega: “Le responsabilità -dicono i consiglieri Udc - sono totalmente imputabili al comportamento della maggioranza e
la Lega non può certamente chiamarsi fuori”. Secondo Quadrini e Bettoni “non aver concesso le deroghe in Lombardia, quando in moltissimi paesi europei sono ammesse, vuol dire condannare i cacciatori a diventare vittime di una politica che considera l'attività venatoria solamente un bacino di voti e non come una reale tradizione culturale e territoriale da salvaguardare e tutelare".