Qualcosa si muove dopo la protesta organizzata a Genova dai cacciatori. Il
blocco totale delle squadre e quindi dei contenimenti agli ungulati in segno di solidarietà verso gli altri cacciatori bloccati dalla recente decisione del Tar, evidentemente è un problema per la Regione, che deve fare i conti con una
dimensione preoccupante del problema cinghiale. Ecco perchè una delegazione di cacciatori, capeggiata da Adriano Zanni, Presidente ATC GE1 Ponente e dal Presidente dell'Atc Ge2, Luigi Tiscornia, mercoledì 26 settembre è stata ricevuta dall'Assessore Regionale Renata Briano, per discutere della situazione.
Lo rende noto
Adriano Zanni, che spiega "l'Assessore ci aveva convocati, a seguito della manifestazione tenutasi a Genova venerdi u.s. e in relazione al blocco totale delle squadre. Che per esprimere solidarietà a tutti i cacciatori genovesi ,che si sono visti sospendere dal Tar Liguria la caccia alla stanziale e alla migratoria sino al 1 ottobre ,avevano deciso di non effettuare più alcun tipo di battuta o intervento di controllo sulla specie cinghiale". "La Briano - spiega Zanni - ha garantito da parte sua, il
massimo impegno per la risoluzione delle problematiche inerenti alcune forme di caccia tradizionali liguri,dando incarico ai legali della Regione di difendere fortemente il calendario approvato dalla giunta".
I Presidenti degli ambiti e i cacciatori, si ritengono per il momento
soddisfatti delle garanzie ottenute e per andare incontro alle
esigenze del mondo agricolo, che ha espresso incondizionato sostegno, ritengono di
sospendere a partire da domenica 30 settembre la protesta organizzata, fermo restando di valutare successivamente eventuali altre azioni. "Colgo l'occasione - conclude il presidente dell'Atc Ge1 - per ringraziare tutti i cacciatori che hanno aderito alla protesta dimostrando a tutti grande senso di responsabilità e unione, cosa non facile ai giorni nostri".