Il rinvio da parte del Tar della decisione di merito sulla
sospensione del calendario venatorio non cambia le conseguenze del Decreto Urgente dello scorso 8 settembre. Lo dice in una nota
Wwf Abruzzo, invitando l'assessore Febbo a divulgare comunicati più chiari circa le
restrizioni all'attività venatoria derivanti dal Decreto del TAR, "anche perchè - dice Dante Caserta, del Wwf - i cacciatori rischiano pesanti provvedimenti da parte degli organi di vigilanza, comprese le Guardie Venatorie del WWF".
In ogni caso l'associazione ha inviato una nota di chiarimento al CFS, alle province, agli ATC e alle stesse associazioni venatorie, nella quale si sottolineano i seguenti divieti:
- è vietata la caccia a Quaglia, Tortora (l'apertura era fissata per il 16 settembre), Allodola, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella, (per queste ultime specie l'apertura era fissata per il 30 settembre. Con il rinvio almeno si rimanda almeno fino al 10 ottobre);
- è vietata la caccia a tutte le specie (quindi l'attività venatoria è vietata completamente) nell'area del PATOM;
- è vietata la caccia a tutte le specie (quindi l'attività venatoria è vietata completamente) nelle decine di SIC e ZPS della Regione e nell'area Patom.