Il vero dato interessante rispetto al sondaggio sulla caccia pubblicato on-line dal Secolo XIX è l
'anomala impennata di voti degli ultimi giorni. Se infatti diamo una scorsa alle altre inchieste, su argomenti certamente molto più rilevanti rispetto al dibattito
caccia sì-caccia no che certo non appassiona tutti i lettori del Secolo, notiamo che il tema caccia è
l'unico che ha raggiunto gli oltre 8 mila voti (scottanti argomenti come l'accanimento terapeutico, i farmaci generici, l'Ilva di Taranto si sono fermati un paio di migliaia di voti prima).
E' chiaro che, sparsa la voce sul web (con qualche
consistente mobilitazione sui siti anticaccia) da entrambi le parti si sia innescata la solita gara al voto. Forse agli animalisti, che non perdono occasione di dire in ogni loro comunicato che la stragrande maggioranza di italiani è contrario alla caccia, non hanno accettato l'idea che in realtà l'opinione pubblica ha un atteggiamento molto pragmatico e molto poco ideologico su questo tema, che rasenta la pura indifferenza, come per ogni altra attività comunemente accettata e di pubblica utilità.
Ricordiamo infatti che ben prima che animalisti e cacciatori si accorgessero del sondaggio (una settimana fa i voti erano meno della metà di quelli di oggi),
le opinioni si attestavano su un rapporto di equilibrio,
con un vantaggio evidente per la caccia, che, sommando le due risposte (la caccia serve per il contenimento delle specie animali e i cacciatori mantengono in ordine i boschi) si attestava sul 57% del totale. Oggi, sceso di 7 punti (ma non dobbiamo dargliela vinta!),
il risultato è comunque positivo e ben lontano dal dare ragione a quei mistificatori che continuano a dire che la caccia riguarda solo l'1% degli italiani e che tutti gli altri ne vorrebbero l'abolizione. Vorrà pur dire qualcosa se ogni volta che gli animalisti organizzano una mobilitazione di piazza non riescono a coinvolgere la società civile pur annunciando l'evento giorni prima su giornali e tv. Se ne facciano una ragione:
è evidente che in Italia questo accanimento contro la caccia non esiste e che il nostro amore, in fin dei conti, è più forte del loro odio.
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